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Ansia e attacchi di panico

Sott'acqua

 

Dove nasce quindi il problema?

Se corpo e mente rimangono in uno stato di pre-allerta costante (ansia generalizzata) o in iperattivazione (attacco di panico, fobie) non siamo più in grado di pensare in modo lucido e raggiungere i nostri scopi. Il costante stato di allerta perde la sua funzione di difesa pagando un alto scotto: emozioni sgradevoli, perdita di concentrazione, estrema difficoltà nel raggiungere i propri scopi se non con grande dispendio di energie. I livelli di ansia o addirittura panico sono percepiti come insopportabili.

In questo caso si parla di ansia patologica.

I disturbi d'ansia più comuni sono:

​

  • Panico

  • Ossessioni e compulsioni

  • Ansia sociale

  • Ansia generalizzata

  • Agorafobia

  • Fobia specifica

  • Ansia da separazine

 

Nel corso della terapia individuale si lavora insieme per capire quali sono i pensieri e i comportamenti che generano le emozini disturbanti, scardinando i circoli viziosi alla base. Insieme si costruisce un nuovo circolo di pensiero virtuoso che permette l'eliminazione del sintomo e un abbassamento dell'ansia percepita a livelli sostenibili (ansia fisiologica).

L'ansia nasce come emozione fisiologica in risposta a un pericolo percepito. Ha la funzione di metterci in  allerta così da  affrontare il pericolo in maniera efficiente. Se non  si avesse paura del leone, infatti, non si attiverebbe la fuga come meccanismo di difesa, e si finirebbe per venir mangiati. Il corpo quindi, davanti a un pericolo si attiva:  sudorazione, aumento del battito cardiaco, irrigidimento dei muscoli e fiato corto sono i modi che il nostro corpo trova per procurare l'allarme. Anche la mente si allarma creando pensieri ansiosi che, legati agli imput del corpo, danno la spinta per la fuga mettendoci quindi in salvo.

Ordine degli Psicologi della Lombardia n°18276

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